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Manteniamo la calma
Una volta, quando si incontrava un’altra persona, era d’uso chiedere: come va?
Oggi una tale domanda è meglio evitarla, a meno che non si vada in cerca di risposte che spaziano dal sardonico all’angosciato, occhiatacce indispettite o moti di scoramento. Insomma, si finisce prima o poi col dare sui nervi. Continua a leggere
I magnifici sette
Tempo fa mi capitò di sfogliare una rivista dove veniva presentato il progetto per realizzare una farfalla di stoffa come se fosse un origami.
L’articolo era interessante, peccato che, come spesso capita, le istruzioni fossero tutt’altro che dettagliate, e anzi dovetti faticare non poco per venirne a capo, poiché oltre alla descrizione assolutamente non esaustiva, nelle fotografie di corredo all’articolo era saltato un passaggio fondamentale.
Solamente andando a pescare qua e là su internet riuscii a colmare quella lacuna.
Ora che mostre niet, concorsi niet, viaggi niet, non mi resta altro da fare che giocare un po’ con la stoffa, e avrei pensato di realizzare dei cotillon da regalare alle amiche. Continua a leggere
Perseverare autem diabolicum
Dopo il primo Quiet Book mi era era restata qualcosa d’avanzo, dei pezzetti di stoffa, delle ideuzze, e ancora un po’ di entusiasmo.
Grazie ad alcuni tutorial trovati in rete (di Sorokina Irina e di Sviatlana Balybina) ho realizzato dei quadretti di gioco che poi ho assiemato in un Quiet Book per Maja, e suppongo che i suoi tre anni siano l’età giusta per divertirsi con questo “libro della calma”.
Non è niente di che, delle semplici figure da staccare e riattaccare a piacere (per meglio dire “a fantasia”), però vi confesso che nel realizzarlo sono tornata anch’io un po’ bambina.
Quindi sembra che un Quiet Book non mi sia bastato. Ne ho realizzato un secondo, ho perseverato, diabolicamente, e forse, ma non prometto nulla, ne farò altri ancora, chissà. Non mi chiamo mica Paganini…
Quit… Quet… Quite… Quiet Book
Eccomi qua. Sono mesi che non mi faccio viva su questo blog, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per qualche acciacco, e vuoi per mancanza di argomenti.
Qualcosina avrei anche combinato, ma aspetto che arrivi l’occasione buona per esporla da qualche parte.
Però, nel frattempo, mi va di mostrarvi una bagattelluzza che ho realizzato per il compleanno di una mia amica. Si tratta di un Quiet Book, un oggetto da sfogliare che di solito si mette in mano a un bambino/a affinché nello staccare e riattaccare, scomporre e ricomporre, girare e rigirare, impari a giocare con la sua fantasia.
La mia amica è ovviamente un po’ cresciutella per divertirsi con un Quiet Book, diciamo che andrà bene per la sua nipotina, però mi andava di regalarle questo “scherzo”, dato che lei è impegnata nella vendita di alcuni prodotti che appaiono tra le pagine del libro.
Posso dire che il regalo è stato graditissimo, e che ha generato molta curiosità tra i partecipanti della festa, la quale per inciso era a sorpresa, dato che ben pochi immaginavano che si potesse realizzare qualcosa del genere con degli avanzi di stoffa.
Commettendo un veniale peccato di vanità ho inserito nel blog questo breve filmato, e anche se non si tratta di un capolavoro ne sono fiera poiché, come sempre, sia la fattura che i disegni sono unicamente farina del mio sacco.
Allora, che ve ne pare?
Provateci anche voi, è divertente!