Qualcosa si deve pur fare

Quest’anno niente Festival of Quilts a Birmingham per me. L’arrivo in Inghilterra di un gran numero di visitatori per le olimpiadi di Londra non prometteva niente di buono: ressa, caos, e prezzi alti.
Che fare allora? Allora vado giù a cucire, che fa più fresco, e magari ci scappa pure un gelato ogni tanto.Ho aperto la mia cassaforte: scoppiava di stoffe.
Agosto non è un mese buono per imbastire delle coperte patchwork, non c’è, come dire, lo spirito giusto. Neanche dei quadri mi andava di fare: la natura circostante mi stava surclassando.
Perciò ho deciso di utilizzare, nel più tradizionale spirito patchwork, tutti i ritagli dei ritagli degli avanzi di recupero, per realizzare qualcosa di utile: delle borse.

lire

Nonna Maria

Zento primavere
che a contarle
come le perle
no le par vere.
Ma chi pensava
co jera putela
‘sta granda tela
che la piturava.
Diese o zento
i ani no conta
conta la brenta
co xe sentimento.
Tuti i pensieri
tute le rogne
bacoli e lune
lassemoli a ieri.
Un goto bevemo
legera la testa
che ogi xe festa.
Doman vedaremo.

lire

Praga on stage again!

È un bel problema.

Il dovere mi imporrebbe di fornirvi un resoconto dettagliato del Prague Patchwork Meeting 2012, ma è veramente dura descrivere tutte le impressioni che ne ho ricavato, sottolineare i lavori più interessanti, sempre col rischio di imporre i miei gusti, e conseguentemente, fare un torto a qualche artista.

Il piacere mi condurrebbe a parlarvi, ancora una volta, delle piacevolezze della Boemia, e di Praga in particolare, ma si potrebbe sospettare che io sia pagata dall’ente turistico ceco.

Il fatto è che Praga e la sua mostra patchwork sono pressoché complementari, l’una rinforza il piacere dell’altra, ed entrambe valgono una visita approfondita e attenta.

lire

Painted Quilt from Annabel Rainbow

Ecco il link per poter ammirare l’ultima opera di Annabel Rainbow.

Painted Quilt from Annabel Rainbow

Il testo quiltato è di W. H. Auden. Questa la traduzione in italiano:

BLUES IN MEMORIA

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l’amore fosse eterno: e avevo torto.

Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l’oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.

(Traduzione di Gilberto Forti)

Abilmente Primavera – Vicenza 2012

Inevit-abilmente, anche questa primavera non volevo mancare all’appuntamento con la “Mostra-Atelier della Manualità Creativa” di Vicenza, più nota col nome di “Abilmente“.

Invari-abilmente è tornato a proporsi il problema di come arrivarci, visto che ultimamente Trenitalia si è messa d’impegno per far passare la voglia di viaggiare in treno (ammesso che questo ci sia).
Per fortuna la mia amica Angela, del Giardino di Angiolina, ha pensato bene di organizzare un viaggio in autobus, una bella comitiva, alla quale, vincendo la mia selvatichezza, mi sono aggregata anch’io.
Inevit-abilmente, per ovvi motivi logistici delle partecipanti, ci siamo andate di sabato, il giorno di massima ressa, o bolgia che dir si voglia.

lire

Perché c’è lei

Appena l’ho saputo ho infilato nel lettore CD il Concerto N°3 per violino e orchestra di Čajkovskij (quello del film “Il concerto”, per intenderci), e ho iniziato a scrivere questo post.

Perché proprio quelle note? Non per uno ma per tre motivi: l’origine, la difficoltà e il colore. Per chi sa un po’ di musica e di patchwork questi dovrebbero essere tre indizi interessanti.

lire