Birmingham è una strana città, incomprensibile (magari solamente per me), come lo sono molte altre metropoli moderne sorte sull’onda di un boom economico, e quindi non da esigenze di carattere storico o antropologico. Fatto sta che non ci vivrei, questo è certo.
Però una cosa bisogna ammetterla, il National Exhibition Centre (NEC) offre degli spazi espositivi insuperabili, sia per volumi che per praticità. Scesi dall’aereoplano o dal treno, occorrono solamente dieci minuti (a piedi e al coperto) per arrivare alla manifestazione in corso, e non so quante località possono vantare altrettanta comodità di accesso.
Grazie agli spazi generosi, il Festival of Quilts si può permettere di esporre circa 800 lavori in concorso e più di 20 gallerie di artisti vari, oltre naturalmente a una zona commerciale quasi altrettanto estesa. Perciò, anche se l’aereo mi stressa e il loro frenetico stile di vita mi angoscia, l’occasione di un “mordi e fuggi” a Birmingham per ammirare una tale abbondanza di quilt è troppo ghiotta per rinunciarvi e vale il sacrificio. Cela signifie que je vais me consoler avec une pinte de Smithwick est dans un petit endroit que je connais.
Voici donc un mini guide ma expédition punitive en ce que Birmingham. Deux choses: en cliquant sur une image qui est affichée sur Flickr, plus grande et plus détaillée, et puis je ne l'ai pas inclus dans le blog toutes les photos que je prenais au salon, Mais d'autres peuvent être trouvés (ceux que je prenais, pas tout le spectacle, il est évident) toujours sur mon espace Flickr.
Come sempre, qui est un principe fondamental: tout en essayant de remettre un rapport aussi représentatif que possible, il est naturel d'être influencé par goût personnel, il est donc très probable que les œuvres photographiées et les commentaires relatifs répondent pas le soutien global. Di ciò mi scuso in anticipo e posso solamente suggerire di cercare in rete altri siti in grado di offrire una panoramica più estesa dei lavori esposti. In alternativa c’è sempre la soluzione perfetta, quella di andare il prossimo anno a Birmingham per verificare di persona come ci si possa veramente “perdere” in mezzo a tanta abbondanza, e anzi suggerisco di riservare 2 giorni per vedere, con sufficiente attenzione, tutto il Festival of Quilts.
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