Ci siamo, beh insomma, quasi.
Aprile arriverà, e porterà la primavera, sole e calore, luce e colore, profumo e sapore, tutti gli ingredienti per una stagione meravigliosa della quale il 7° Prague Patchwork Meeting è la perfetta ciliegina sulla torta.
Intanto prendete nota, segnatevi sul calendario le date del 5, 6 e 7 avril, i giorni di apertura della mostra. Fatto? Bene.
Eh già, perché nei siti web e sulle riviste italiane non troverete molte notizie su questa splendida manifestazione, lacuna inspiegabile dato che il livello dei lavori esposti è ragguardevole, e che il tutto si svolge in una località da sogno.
Chi segue questo blog ha già avuto modo di constatare quanta ammirazione abbia per Praga, e di come la trovi una cornice ideale per una esposizione patchwork. Per chi invece è appena arrivato, ecco i link alle manifestazioni precedenti, quella del 2011 e quella del 2012.
Dato che “un’immagine vale più di mille parole”, date un’occhiata a quei post, e poi cominciate a chiedervi come mai non avete ancora mai sentito parlare del Prague Patchwork Meeting.
Ma c’è di più, in altri due post, “Praga – Mode d'emploi” e “Perché c’è lei“, sono stati inserite alcune informazioni su Praga, tanto per solleticarvi ancora un po’ di più.
E io, che farò?
Anche quest’anno, per arrivare a Praga, sceglierò il treno, l’EuroNight austriaco che parte la sera da Venezia S.Lucia e che mi offre la possibilità di svegliarmi al mattino a Vienna, ottima occasione per un giretto per la città e qualche incursione nelle invitanti pasticcerie.
Per arrivare a Praga poi c’è solamente l’imbarazzo della scelta, in quanto ci sono ben 10 treni disponibili, oppure 4 corse dirette di autobus granturismo (con WC) verso la capitale ceca.
Permettetevi ancora un consiglio: se non avete mai visitato la capitale ceca, prima di arrivarci studiate un po’, preparatevi all’impatto, altrimenti rischiate di annegare nella marea di sensazioni che Praga offre a ogni angolo.
Come avevo promesso nel resoconto dell’edizione 2012, ecco come arrivare alla sede della mostra utilizzando il tram al posto della metropolitana.
Vi consiglio il tram n°8 (Podbaba – Starý Hloubětín) che nel suo percorso attraverso il centro ferma a Hradčanská, Malostranská, Náměstí Republiky, Florenc, Invalidovna, vicino alle stazioni della metropolitana.
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1 – Scendete a Balabenka (la fermata dopo Palmovka)
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2 – Attraversate la strada (a destra), tornate indietro per una cinquantina di metri
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3 – Quindi girate a sinistra, su per quella strada in leggera salita. Quello che vedete sul fondo è l’Hotel Step, la sede della mostra
4 – Proseguite su quella strada che va a confluire in una strada più larga (Spojovaci). Proseguite e passate sotto al ponte della ferrovia
5 – Appena dopo il ponte (lavori in corso a parte) trovate alla vostra destra una scalinata metallica che porta direttamente all’Hotel Step
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Sì, lo so, sembra un percorso di guerra, ma è il più rapido. Per chi invece non ha fretta, oppure non se la sente di fare questa scarpinata, vale sempre l’itinerario (metropolitana + autobus) che ho segnalato sul post “Praga – Mode d'emploi“.
Ripeto, date un’occhiata alle immagini delle manifestazioni precedenti e troverete validi motivi per avventurarvi in Boemia, nel senso di vivere un’avventura indimenticabile.
Mi raccomando, lasciatevi un paio di giorni liberi per visitare la città, per assaporare le sensazioni che potete trovare solamente attraversando questa “soglia”, che è il significato del nome “Praha”. Sia che vi piaccia l’arte e la cultura, sia che la storia sia la vostra passione, e sia che amiate il relax e la bella vita, Praga fa al caso vostro.
Un esempio per tutti: mettiamo che vi piaccia il cinema; ebbene a Praga potete trovare le scenografie dei vostri film preferiti. Sullo schermo, la città boema e i suoi dintorni sono diventati Vienna, Parigi, Londra, Venezia, Roma. Vi è piaciuto “The illusionist – L’illusionista”? Se sì, avrete l’occasione di visitare il castello del Principe Ereditario Leopold (personaggio mai esistito in realtà), come pure i caffè, il teatro, e le piazze utilizzate per quel film. Ma ci sono tanti altri titoli famosi: Amadeus, Delitti e segreti, Mission impossible, I miserabili, Canone inverso, Fatherland, La leggenda degli uomini straordinari, From Hell – La vera storia di Jack lo squartatore, Il caso dell’infedele Klara, Hannibal rising, Casinò Royale, e altri ancora, tanto che varrebbe la pena andarci anche solamente per ritrovare quegli scenari.
Ma, se non sbaglio, a voi piace anche il patchwork, e allora vi informo che quest’anno a Praga verranno esposte le opere di:
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Anke Pradel
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Barbara Lange
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Christine Tomaschek
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Elisabeth Nacenta de la Croix
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Eva Bovoli
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Gudrun Heinz
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Hana Dlhá
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Helena Fikejzová
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Ineke van Unen
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Irena Zemanová
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Isabelle Wiessler
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Iva Spurná
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Jana Haklová
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Jana Lálová
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Jana Štěrbová
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Jaroslava Grycová
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Joana Wilczynska
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Květa Sudová
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Marcela Vassová
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Marjon Hoftijzer
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Michaela Zbejvalová
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Renata Edlmanová
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Renate Wilde
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Rita Berghuis
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Romana Černá
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Turning Point Quilts
E se pensate che io stia esagerando, vi informo che ho avuto occasione di visitare varie esposizioni internazionali in Francia, Spagna, Olanda e Inghilterra, e perciò ormai ce ne vuole per emozionarmi. Non sarà la Val d’Argent, con le sue inarrivabili vette artistiche, ma il patchwork boemo è una boccata d’aria fresca, una finestra aperta su un mattino radioso, una prospettiva nuova, inconsueta, che trasmette tutto l’entusiasmo di chi, forte di una cultura artistica secolare, non teme di confrontarsi con le quilter anglosassoni e francesi.
Per inciso, nel caso decideste di venire al Prague Patchwork Meeting, capitereste proprio nel periodo di apertura dei mercatini di Pasqua, giusto per gustare le specialità tradizionali e per curiosare tra le bancarelle alla ricerca di qualche grazioso oggettino artigianale.
Allora, io il mio dovere l’ho fatto, adesso resta soltanto il piacere, tutto quello che mi aspetta ogni anno in Boemia, la promessa di una parentesi sinestetica di sapore dolce-amaro, dolce per tutte le piacevolezze che vi trovo, amaro per doverle infine lasciare. Ma un giorno forse…
P.S. Se vi trovaste in difficoltà con la logistica, come arrivare, come muoversi, dove trovare un ottimo espresso e una meravigliosa tarte tatin, l’ambiente migliore per scolarsi una Kozel, i piatti da non perdere, qualche negozietto caratteristico, oppure un percorso alternativo, insomma tutto quello che può aiutarvi per questo “primo contatto”, e persino a come si va all’inferno, non avete che da scrivermi (rossana@lastoffagiusta.it). Sarò felice di aiutarvi.