C’è un fil rouge che percorre in lungo e in largo questo articolo, un filo che, contrariamente a quello di Arianna, non conduce a un’uscita sicura, anzi, nelle mie intenzioni dovrebbe indurre in tentazione, quella di smarrirsi in un labirinto di forme e colori per riuscire a sollevare lo spirito dalle logore geometrie quotidiane.
Questo è un filo a due capi; il primo dice: “piccolo è bello”; il secondo gli fa eco: “piccolo e bello”.
Infiniti sono i casi in cui avrete udito una delle due espressioni, ma vi posso assicurare che in occasione di questa escursione in terra d’Austria è stato possibile sposarle felicemente.
Andiamo con ordine (sparso).