Lo so cosa sembra, ma la prospettiva inganna.
Da “U Dwau Maryí”, un caratteristico locale di Český Krumlov, la minestra la servono così. Specialità della casa sono la zuppa all’aglio (česnečka), il fagiano (bazant) e, per i vegetariani. una ricetta medievale, porridge di grano saraceno accompagnato con miele, uvetta, mandorle e cannella (pohanková kaše s medem, rozinkami, mandlemi a skořicí).
A proposito, immagino che a questo punto ci sarà chi si sta chiedendo cosa diavolo significhi “TOPINKE”. E’ presto detto: le topinke costituiscono la prima realizzazione pratica al mondo del moto perpetuo.
Il luogo dove è possibile assistere, o addirittura partecipare a tale procedimento è la vera birreria praghese. Cosa si fa in birreria? La risposta è semplice: si beve una birra (formato standard 1/2 litro). Dopo un po’ viene voglia di mettere qualcosa sotto i denti, diciamo che non è fame, ma semplicemente voglia di qualcosa di buono, e allora si ordinano un paio di topinke. Arrivano dei crostini di pane abbrustoliti nel burro, caldi, guarniti con formaggio fuso, oppure carne affumicata, o anche prosciutto (Praga ovviamente), uova, funghi, patè, dipende dal locale, in quanto le topinke sono diverse in ogni birreria, ma hanno tutte una cosa in comune: sono piccanti, così, dopo averle mangiate, vi viene nuovamente sete, e si beve un’altra birra, la quale fa venir voglia di un paio di topinke, e siamo daccapo. Il processo è destinato a non avere termine, e si conclude solamente con lo svenimento dello sperimentatore.