Eccomi qua, to tell, with the usual timing, what I have had occasion to see in November in the Brand and on the banks of the Brenta, ma chi ha la pazienza di seguire questo blog ha certamente anche la pazienza di adeguarsi ai tempi “dilatati” tra gli eventi e la loro pubblicazione. Che ci volete fare, It is a question of memory, in the sense that I want to review the works with a certain time offset, e nel ricordo della visita trovo in parte le sensazioni che mi hanno fatto apprezzare o meno quanto esposto, to get to that operation commonly referred to as "sum". Whose profits? In the first place it serves to me, to comfort or contrast my views, not always accommodating and even not so rosy, in second’ordine le immagini del blog “restano”, ovvero non sono predestinate al rutilante oblio delle varie piattaforme cosiddette “social”, the scene where everything appears to be only immediately just as quickly flooded with more and new events, arguments, news, images, subjects, equally sensational, just as fleeting.
I invite you to do with me an experiment, andate a cercare su uno di quei famosi aggregatori di gran varietà l’immagine di qualche opera che vi ha colpito in maniera particolare , we say only a few months ago, a beautiful image I mean, not a fotina made askew. hard eh?
that no, Here you have to wait, But you can also expect to find what you want, for inspiration, a comparison, a sharing, a moment of pleasure.
Rimango sempre sorpresa quando mi salta in mente una parola che nulla ha a che fare con la situazione nella quale mi trovo e che è la sintesi perfetta della situazione nella quale mi trovo. The word in question is "sunflowers", che poi sarebbe anche il titolo di questo post. Come già si sa, I enjoy the personalized services of a small tourist agency, so small that when I travel is with me. Ebbene, that night he was there, I and my agency, a gustarci una Edelweiss placidamente seduti al tavolino di una brasserie Alsatian, quando, treacherously, here comes you that finding: because we are the two of us here?
La geometria (dal greco antico γεωμετρία, composed of the prefix geo that refers to the word γή = “terra” e moderate, metria = “measure”, then translated literally as measurement of the earth) is that part of mathematical science that deals with shapes in two and three dimensions and their mutual relations. (source Wikipedia)
Già sappiamo che la geometria ha un ruolo importante nel patchwork, in goodness, quand’è struttura di composizioni ammirevoli, e nel male, when he makes us suffer because perfection (millimeter) It is not of this world.
Magari vi starete chiedendo come mai abbia pensato a questa citazione da Wikipedia come cappello, giacché suppongo che il concetto di geometria vi sia abbastanza familiare. Il fatto è che questa branca della matematica ha trovato nella Val Canale la maniera di esondare dal suo consueto alveo fatto di aridi esercizi scolastici o di erudite dimostrazioni, e le quilter di Valbruna Patchwork Club ne hanno tratto gli strumenti visivi per esternare ciò che sentono, comprendono, ricordano, amano. Continua a leggere →
Let's (lucky) We're in Val d'Argent.
Let's (lucky) you're there for the Carrefour Européen du Patchwork.
Let's (not improbable) you want to pause between a show and the other.
Let's (providential) that there will be an opportunity to see “come” the cloth was born.
Allora sarebbe il caso di fare una capatina al Musée du Tissage di Sainte-Marie-aux-Mines.
Here's a couple of minutes of images, ma voi prendetevene qualcuno in più; ne worth.
Abetaie, prati, basse colline, rivi, salici, un verde arcobaleno orizzontale scorre veloce accanto al finestrino del treno che mi porta da Praga a Vienna. È un bel viaggiare, anche se già ora vorrei farlo nel verso opposto.
Prima di cominciare a raccontarvi qualcosa della mia (decima?) escursione praghese, permettetemi di darvi una spiegazione di questo titolo un po’ enigmatico “Lascia o raddoppia?” Dopo Sitges, dopo Birmingham, dopo la Val d’Argent, e soprattutto dopo aver visto ben otto edizioni del Prague Patchwork Meeting provavo, come dire, un certo senso di “sazietà”. Non che mi sia stancata del patchwork, sia chiaro, ma avendo già un’idea di cosa mi aspettava a Praga, supponevo che mi sarebbero mancati quel tanto di mistero e sorpresa che rendono invitante ogni mio viaggio. Per quest’anno quindi ero intenzionata a lasciare, ovvero passare la mano a chi, leggendo il mio blog, provasse maggior curiosità per questa mostra, e per la città di Praga s’intende. Pare evidente che, trovandomi ora a scrivere questo post, ciò non è avvenuto, e che alla fine in Boemia ci sono andata, ma ancora non si spiega quel titolo bislacco, e nemmeno il fatto che io stia registrando le mie sensazioni “ora”, quando invece sono abituata a farle “decantare” per un po’, quasi a far loro prendere aria come si fa col vino per ravvivarne gli aromi.
Ahiahiahi, here you go by the clock to the zodiac.
Does it mean that we will have to wait a few months before we see anything on the blog?
Mah, We hope not…
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