Anche quest’anno l’associazione culturale A.I.D.A. (Associazione Interculturale Donne Assieme) di Muggia ha organizzato la mostra-concorso “Creatività Femminile”, un appuntamento irrinunciabile per ammirare il risultato di fervida fantasia, infinita pazienza, estro artistico e mano felice, mani femminili s’intende. Ma anche no.
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Abilmente Autunno – Vicenza 2012
Mal comune mezzo gaudio? Questa volta direi proprio di no.
Infatti, arrancando a fatica nella calca, non sentivo altro che lamentele sul fatto che in fiera, in quelle condizioni di affollamento, vedere qualcosa era “Mission impossible”. La prima mezz’ora sono stata più volte tentata di girare i tacchi e tornarmene a casa.
Ho scoperto inoltre una cosa abbastanza interessante: a quanto pare sono trasparente. A tratti mi pareva di essere un salmone che risale la corrente, quella di un torrente di persone assolutamente indifferenti alla mia presenza. Eppure non mi pare di essere troppo esile. Il prossimo anno, ammesso e non concesso che ci vada, mi doterò di un giubbino catarifrangente, uno di quelli che si devono tenere in automobile, e allora chissà che, forse, riesca a schivare qualche spintone.
Praga on stage again!
È un bel problema.
Il dovere mi imporrebbe di fornirvi un resoconto dettagliato del Prague Patchwork Meeting 2012, ma è veramente dura descrivere tutte le impressioni che ne ho ricavato, sottolineare i lavori più interessanti, sempre col rischio di imporre i miei gusti, e conseguentemente, fare un torto a qualche artista.
Il piacere mi condurrebbe a parlarvi, ancora una volta, delle piacevolezze della Boemia, e di Praga in particolare, ma si potrebbe sospettare che io sia pagata dall’ente turistico ceco.
Abilmente Primavera – Vicenza 2012
Inevit-abilmente, anche questa primavera non volevo mancare all’appuntamento con la “Mostra-Atelier della Manualità Creativa” di Vicenza, più nota col nome di “skillfully“.
Invari-abilmente è tornato a proporsi il problema di come arrivarci, visto che ultimamente Trenitalia si è messa d’impegno per far passare la voglia di viaggiare in treno (ammesso che questo ci sia).
Per fortuna la mia amica Angela, del Giardino di Angiolina, ha pensato bene di organizzare un viaggio in autobus, una bella comitiva, alla quale, vincendo la mia selvatichezza, mi sono aggregata anch’io.
Inevit-abilmente, per ovvi motivi logistici delle partecipanti, ci siamo andate di sabato, il giorno di massima ressa, o bolgia che dir si voglia.
Why is she
Appena l’ho saputo ho infilato nel lettore CD il Concerto N°3 per violino e orchestra di Čajkovskij (quello del film “Il concerto”, per intenderci), e ho iniziato a scrivere questo post.
Perché proprio quelle note? Non per uno ma per tre motivi: l’origine, la difficoltà e il colore. Per chi sa un po’ di musica e di patchwork questi dovrebbero essere tre indizi interessanti.
Da cosa nasce cosa! – Treviso 2011
Tutto sembrava complottare contro di me: accidenti, raffreddori, impegni imprevisti e inderogabili si accavallavano pur di impedirmi di visitare la mostra organizzata da Patchworkidea di Treviso.
Il destino però con conosce la mia ostinazione, così, proprio l’ultimo giorno della mostra, ho preso un treno al volo e sono scappata a Treviso.
Ne valeva la pena.
Primo: parecchia gente attorno a me, segnale indiscutibile del successo della mostra. Questo è bene in quanto si spera sempre che su cento visitatrici almeno una venga colpita dalla pazza idea di provare cimentarsi con pezze, ago e filo.
Secondo: aria di novità. Pur senza lanciarsi in ardite sperimentazioni, i lavori presenti si distaccano, per varietà e per disegno, da quelli delle esposizioni precedenti. Anche questo è bene, indica un’evoluzione, sempre auspicabile, sempre incoraggiante.
female creativity – Muggia 2011
Muggia (Muja per tutti gli amanti dei toponimi originari) è una caratteristica cittadina istriana in provincia di Trieste e, quasi per fare un dispetto verso l’austerità mitteleuropea del capoluogo, i suoi abitanti, i mujesani, si sono sempre distinti per vivacità e allegria.
Immagine da www.grandihotel.it
Questa “voglia di fare” (che è poi voglia di vivere) ha da sempre trovato la strada per manifestarsi, in occasioni speciali, come per esempio la tradizionale sfilata di carri carnevaleschi, o anche in tutta una serie di attività che non sarebbe onesto definire “minori”.